Gita del 20 giugno 2024 in val Sorba.
La gentile richiesta di Stella, nell'anno 2023, di andare in val Sorba ad ammirare la fioritura delle peonie, viene finalmente esaudita nel giugno 2024. Ritrovo al parcheggio del cimitero di Suna ore 7,00 Antonella, Nadia e Buba, ore 7,10 a Gravellona con Sandro e alle 8,30 a Rassa con Stella, Maurizio con la moglie Donatella e il ritiro di Rita.
Dopo cafferino nel baretto di Rassa, grazioso paesino alla confluenza dei torrenti Sorba e Gronda, in auto fino al successivo parcheggio nella val Sorba, partenza a piedi all' orecchio 9,00. Ahimè anche questa volta i cartelli non sono stati letti in realtà l'auto doveva rimanere sul parcheggio di Rassa, l'ultimo pezzo era solo per coloro che sono muniti di permesso.
[23:29, 21/06/2024] Nadia: Ignari del divieto partiamo trulli trulli per la nostra meta la valle Sorba o valle dei Tremendi, sotto una pioggia battente. Durante il percorso, una bella mulattiera che veniva usata per gli scambi con il biellese e con la valle d'Aosta o per le fughe dei dolciniani. Sul percorso di trovano due carbonere, certamente ricostruite ma che rendono l'idea di come veniva prodotto il carbone, troviamo anche alcuni della calce, infatti la zona è ricca di marmo. Il nostro vice capo Sandro ci racconta che
[23:59, 21/06/2024] Nadia: la costruzione del duomo di Milano in origine doveva essere realizzata con il marmo della val Sorba ma poi, data la difficoltà di trasporto hanno dirottato su Candoglia. Affianchiamo l'impetuoso fiume Sorba per buona parte del nostro percorso. Arrivati all'alpe Sorba, disseminato di sculture lignee, poesie e citazioni ne riveriamo l'autore il sig. Renato. Continuiamo il nostro cammino in questa vallata lussureggiante, ricchissima di di fiori di tutte le fogge e colori fino all'alpe Massucco con relativa baita nascosta dietro al dosso che caratterizza la località.
Arriviamo fino all'alpe Toso, dove possiamo scampare alla pioggia in un bel bivacco tutto nuovo, dove, al lume di candela, consumiamo i nostri panini, biscotti, insalate vino. Il cielo ha chiuso le cateratte e finalmente la pioggia è cessata, Stella può fare foto e selfie e possiamo andare alla ricerca delle famose peonie. Si perché tutto bello lussureggiante, fiorito ma le peonie dove stanno?
Per raggiungere la colonia delle peonie scendiamo qualche centinaio di metri sulla via del ritorno e poi iniziamo a salire sui sassi di alcune frane, seguendo, per quanto possibile, alcuni ometti. Finalmente ecco le peonie, una vera colonia di fiori rossi, fiori con un'unica corolla piuttosto grande e appariscente con all'interno gli stami gialli. Dopo esserci deliziati alla vista di queste rose di montagna, con estrema cautela scendiamo dal percorso di roccette un po' mobili e riprendiamo il sentiero del ritorno. Verso le 5,00, prima di arrivare alla macchina, il birra stop lo facciamo nell'accogliente baita "Heidi", in realtà ci gustiamo un ricco gelato con i mirtilli. Gita molto interessante, abbiamo percorso 610 metri di dislivello e 12 km.