Ritrovo alle 6,15, siamo solo in 2: Vittorio e Gianni baffo. Andiamo a Domodossola dove ci aspettano: Angelo, Osvaldo, Gianpaolo (con Asia), Fabio e Alessio. Totale 7 e un cane.
Prendiamo la strada che porta in Val Bognanco e subito giriamo a destra, attraversiamo il fiume Bogna e saliamo fino a Monteossolano m. 784 dove lasciamo le auto nel parcheggio a lato della strada. Sono le 7,35, il tempo è nuvolo.
Continuiamo sulla strada fino all'inizio di un sentiero che sale a destra con cartelli indicatori. Il sentiero è ampio e ben segnato da poco con segni bianco-rossi.
Superiamo l'Alpe Reso m. 1226 alle 8,40 e arriviamo all'Alpe Spino m. 1550 alle 9,20.
Sosta per la colazione e ripartenza alle 9,40.
Il sentiero continua a destra della baite e ci porta all'Alpe Campo m. 1852 che raggiungiamo alle 10,15. Proseguiamo a destra fino alla cima alta del Pizzo Crogna m. 1900 circa dove è posta una grande croce. La vista su Domodossola e la piana dell'Ossola è stupenda, sono le 10,35. Riprendiamo il percorso alle 10,45. Saliamo in cresta facendo attenzione a non scivolare sui rimasugli di neve rimasti.
Dopo poco siamo in mezzo alla tormenta che per fortuna dura poco (circa 3 minuti).
Proseguiamo sempre in cresta e arriviamo in vetta alla Cima Lariè m. 2144 alle 11,25.
Nonostante il brutto tempo, nuvolo e con vento gelido, la vista è buona.
Iniziamo il ritorno alle 11,35. Poco dopo abbandoniamo il percorso di salita e scendiamo in diretta, su percorso senza sentiero, ma segnato da alcuni ometti verso l'Alpe Campo che raggiungiamo alle 12,00.
Sosta per il pranzo. Mentre pranziamo esce un pallido sole ma fa sempre freddo, quindi non rimaniamo a lungo.
Riprendiamo la discesa, adesso dallo stesso percorso di salita, alle 12,50.
Superiamo l'Alpe Spino alle 13,15, l'Alpe Reso alle 13,40 e arriviamo a Monteossolano, al Circolo ricreativo, dove ci fermiamo per una bevuta alle 14,25.
Usciti dal Circolo andiamo a visitare il torchio secolare di Monteossolano (vedi fotogallery), quindi tutti a casa.
Bella gita, non molto lunga, ma con 1400 metri di dislivello, con tempo nuvolo (e con tormenta quasi in vetta) fino alla pausa pranzo. Poi con un pallido sole che andava e veniva.